Sono ormai prossime le elezioni
comunali a Itri e si avvicina lo stesso appuntamento anche per Gaeta. Uno tra i
tormentoni delle rispettive campagne elettorali sarà sicuramente, come al
solito, l’incentivo dell’agricoltura e la tutela dei prodotti tipici locali. L’argomento
sarebbe tra i più seri se non fosse affrontato come sempre in modo del tutto
demagogico, ipocrita e opportunista. Ogni buon candidato che si rispetti nelle
due città spenderà almeno qualche bella parola sulle olive e sull’olio,
infarcendo magari il tutto di un campanilismo dal gusto vagamente trecentesco
che non guasta mai: Olive di Gaeta, olive di Itri, marchi DOP, DOC, etc… suscitando
un tifo accanito di stampo un po’ calcistico. Già si notano le prime avvisaglie
se il tema, sempre caldo a Itri, viene affrontato con forza anche dalle associazioni
dei produttori gaetani che chiedono una maggiore tutela e persino la nascita di
un frantoio in città, provocando le reazioni dell’amministrazione comunale
costretta a fingersi attenta e interessata all’argomento. I protagonisti di
questi avvincenti dibattiti evidentemente non sanno, o più spesso fingono di
ignorare, che Europa e Stati Uniti discutono da anni di un accordo chiamato
TTIP, acronimo anglosassone che sta per “Transatlantic
Trade and Investment Partnership”, traducibile
in italiano con “Partenariato
Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti”. Questo rischia di
essere approvato e di entrare in vigore a breve, prima che l’ultimo semestre di Obama gli impedisca di
sottoscriverlo. L’accordo commerciale tra le due economie è stato discusso pochissimo
e nel massimo segreto per evitare prevedibili e diffuse reazioni di opposizione.
Il tentativo però è stato fortunatamente vanificato dai numerosi movimenti di
lotta già riunitisi a Berlino il 10 ottobre scorso in una manifestazione
immensa. Il TTIP prevede l’affermazione di un mercato selvaggio e privo di
regole a tutto vantaggio delle multinazionali che potranno affermare il proprio
strapotere senza più vincoli riguardanti la circolazione delle merci e la loro
qualità, la totale privatizzazione dei servizi pubblici più essenziali, l’abbattimento
ulteriore delle tutele del lavoro. Un arbitrato internazionale punirà duramente
gli stati che intendessero violare l’accordo in favore dei diritti e delle
economie locali. La difesa dei prodotti tipici verrà letteralmente spazzata via
con ciò che resta dei piccoli produttori, a tutto vantaggio dell’economia nordamericana.
Si prevede l'eliminazione delle barriere tariffarie e dei contingenti
tariffari di importazione, la qual cosa farà sì che le esportazioni agricole
degli Stati Uniti verso l'UE aumentino, secondo le previsioni, di 5,1
miliardi di Euro rispetto ai livelli del 2011. Tuttavia verranno eliminate
anche le cosiddette “barriere non tariffarie”. Nel settore agricolo, esse
riguardano la sicurezza alimentare, il rispetto dell’ambiente e la salute dei
cittadini, il diritto di ognuno ad essere informato sulla qualità e la
provenienza di ciò che mangiamo. Secondo gli studi le esportazioni USA
crescerebbero di altri 3,8 miliardi di euro eliminando le regole che ancora oggi ci
proteggono da ormoni della crescita, pesticidi, organismi geneticamente
modificati e tossicità simili a discapito di prodotti nostrani già in
crisi come latte, carni rosse, frutta, verdura e appunto olio. I Partiti
politici di riferimento dei personaggi di centro, di destra e di finta
sinistra, che vi chiederanno il voto promettendo battaglie in favore dei
prodotti tipici e dei marchi protetti, non hanno fatto nulla per ostacolare il
TTIP e lo sostengono unanimemente, come lo sostiene l’attuale governo italiano.
Anche al riguardo quindi vi prendono in giro considerandovi dei perfetti
idioti. Rifondazione Comunista appoggia da sempre la campagna “NO TTIP” e
continuerà ad informarvi sugli sviluppi dell’accordo e sulle mobilitazioni in
corso per fermarlo, a partire dalle grandi assemblee previste per il 27
febbraio a Torino, Padova, Bari e Roma per discutere dei primi passi verso una
giornata di lotta contro i trattati di libero scambio.
CIRCOLO PRC ITRI - GAETA “MARIANO MANDOLESI”
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