Il circolo di Rifondazione
Comunista “Mariano Mandolesi” di Gaeta esprime tutta la propria solidarietà a
Tufail, cittadino italiano di origine pakistana, venditore ambulante vittima di
un’ aggressione a sfondo razzista nella nostra città. Tufail è un grande
lavoratore che da molti anni risiede in Italia, spostandosi da Roma, dove vive,
a Gaeta e in altri centri ove svolge la propria attività. E’ divenuto amico di
molti cittadini gaetani e di diversi militanti del PRC che hanno potuto
apprezzarne la mitezza e la grande simpatia. Il vile e infame pestaggio subito
per mano di un gruppo di immigrati rumeni nella notte tra il 27 e il 28
Febbraio, il cui movente xenofobo sembra avvalorato dagli insulti pronunciati contro
la vittima, rappresenta un segnale di allarme che non può essere sottovalutato.
La crisi che colpisce gravemente le classi sociali indigenti e in primo luogo
gli immigrati rischia di generare l’intolleranza reciproca e l’insensata guerra
tra poveri.
L’ideologia dominante tenta continuamente di alimentare tale
tendenza per indebolire il fronte delle lotte, nascondendo i veri responsabili
e le cause reali della situazione attuale. Si intende indirizzare la rabbia
degli oppressi verso i propri simili, coprendo i misfatti del grande Capitale
finanziario e dei padroni che traggono vantaggio dall’impoverimento e dalla
perdita di diritti dei diseredati, dalle politiche di austerity e dai diktat
della BCE. Alle campagne promosse dalla destra si sommano ora le posizioni
populiste del Movimento 5 Stelle, contrario persino al riconoscimento dei
diritti dei figli di migranti nati in Italia. Al contrario è da ricercare nella
solidarietà e nell’internazionalismo l’unica risposta efficace da contrapporre
allo sfruttamento. Il nostro impegno rimarrà orientato a diffondere la cultura
dell’accoglienza e dell’unione tra i popoli. Ci auguriamo che i responsabili
dell’aggressione siano presto assicurati alla giustizia e che nessuno compia
odiose generalizzazioni, attribuendo alla comunità civile e pacifica dei rumeni
stabilitisi a Gaeta le responsabilità di un piccolo gruppo isolato. Gravissima
risulta anche la notizia che l’unica ambulanza disponibile presso l’ospedale “Di
Liegro” non avrebbe potuto accompagnare il malcapitato Tufail presso il “Dono Svizzero”
di Formia per ricevere le cure necessarie e urgenti, non potendo lasciare
completamente sguarnito il presidio territoriale. La conferma di questa
versione getterebbe un velo agghiacciante sulle conseguenze drammatiche dello
smantellamento del nostro Ospedale e del sistema sanitario nel Lazio, da noi
più volte denunciato. Unico aspetto che ci rende orgogliosi è l’intervento
pronto di alcuni nostri concittadini i quali hanno messo in fuga gli aggressori
prestando i primi soccorsi a Tufail e contattando il 118 e le forze
dell’ordine, fino ad accompagnare con mezzi propri il malcapitato presso l’Ospedale
di Formia. A questi cittadini tributiamo tutta la nostra stima e la nostra
gratitudine. Il loro comportamento conferma lo spirito profondamente
antirazzista e antifascista del popolo gaetano. Cogliamo l’occasione per
invitare il nostro amico Tufail alla “Festa del Tesseramento” del 2013 che si
svolgerà presso la nostra sezione, per abbracciarlo e manifestargli di persona
la nostra vicinanza e il nostro affetto.
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