"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

domenica 7 gennaio 2018

Lasciamo Rifondazione e aderiamo al Partito Comunista

Dopo un ampio e serrato confronto noi iscritti al circolo PRC “Mariano Mandolesi” di Gaeta abbiamo deciso di non rinnovare l’adesione a Rifondazione Comunista. La larga maggioranza ha deciso inoltre convintamente di aderire al Partito Comunista, il cui progetto politico seguiamo con vivo interesse e apprezzamento da anni,  che ha come Segretario nazionale il compagno Marco Rizzo. Condividono questa scelta gran parte del Direttivo in carica ed il Segretario Benedetto Crocco. Le motivazioni di tale decisione sono profonde e sentiamo il bisogno di spiegarle a quanti ci hanno sostenuto oltre che ai compagni con i quali abbiamo condiviso un importante percorso nel PRC.

Da molto tempo ormai il nostro dissenso nei riguardi delle scelte operate dalla dirigenza nazionale di Rifondazione è netto e sempre più incolmabile. Una linea ondivaga e opportunista caratterizzata da accordi elettorali posticci a sostegno di soggetti che non ci rappresentano, gli ultimi dei quali solo in ordine di tempo sono stati “Rivoluzione Civile” e “L’Altra Europa con Tsipras”. Accordi fallimentari e al ribasso sottoscritti in una posizione di subalternità anteponendo a tutto il disperato tentativo di ottenere nuove rappresentanze istituzionali attraverso l’abiura sistematica dell’identità e dell’autonomia dei Comunisti. La stessa logica ripropostasi con impressionante regolarità in occasione dell’ultimo percorso del “Brancaccio”, fortunatamente dissoltosi nel nulla prima ancora di nascere, nel quale pezzetti di ceto politico screditato cercavano una nuova legittimazione mimetizzandosi dietro volti nuovi autoproclamatisi rappresentanti di una presunta società civile. Tale ennesimo fallimento non ha indotto il PRC a rivedere finalmente la propria linea, come sarebbe stato auspicabile, ma a ripiegare immediatamente e incondizionatamente sull’ultimissima proposta uscita dal cappello, quella di “Potere al Popolo”, senza avere neanche la possibilità di vederne delineate le caratteristiche e la serietà di intraprendere una riflessione collettiva e approfondita in merito. Questo accade mentre paradossalmente la Segreteria PRC del Lazio lancia ancora un appello accorato addirittura a Sinistra Italiana ed MDP, fiancheggiatori di fatto del Partito Democratico, per costruire un’alleanza in occasione delle prossime elezioni regionali. Anche la prospettiva di una battaglia interna al PRC risulta ormai compromessa alla luce dell’assottigliamento costante e non casuale degli iscritti oltreché del venir meno di posizioni difformi in seno al Comitato Politico Nazionale rispetto alle ultime scelte.

Il modo di agire del PRC oggi non è soltanto difforme dalle nostre posizioni politiche ma rappresenta l’esatta negazione dell’approccio che il nostro circolo ha sempre tenuto a livello locale, basato sulla costante ricerca di chiarezza, coerenza e indipendenza. Caratteristiche che invece ritroviamo pienamente nella linea lungimirante e nella tenacia del Partito Comunista, organizzazione nuova ma dinamica e in costante rafforzamento, con importanti legami nel movimento operaio internazionale, che sta ottenendo con caparbietà risultati notevoli anche grazie ad una giovanile sempre più radicata nel tessuto della scuola e delle università. Un’ organizzazione che rivendica con orgoglio la propria identità Comunista, declinandola nella teoria come nella prassi, oggi più che mai indispensabili in Italia per l’emancipazione delle classi sfruttate. Un partito che conduce una battaglia di vitale importanza contro il revisionismo storico di matrice borghese, oggi purtroppo dominante anche e soprattutto a sinistra e dilagante all’interno del PRC, e sostiene la costruzione del Socialismo come unica via per rompere con Nato, UE ed Euro a vantaggio delle classi popolari.  Un’organizzazione che ha mostrato di lavorare con costanza per la formazione dei propri quadri e per la motivazione dei propri militanti. E’ all’interno di tale formazione che sentiamo di poter proseguire con maggiore efficacia il nostro lavoro quotidiano ben noto e contribuire alla edificazione del Partito Comunista adeguato ai tempi futuri.

All’interno di questa organizzazione inoltre abbiamo la possibilità di dare il nostro contributo allo sforzo impegnativo ma estremamente stimolante per la presentazione di una lista Comunista in occasione delle prossime elezioni politiche offrendo ai lavoratori e alle lavoratrici finalmente un’alternativa reale, con l’opportunità di esprimere candidature che rappresentino anche il nostro territorio.


Infine è nostra intenzione rivolgere un saluto fraterno ai compagni del PRC della provincia di Latina e non solo con i quali abbiamo condiviso tante battaglie che ci hanno legati in un rapporto di stima, rispetto e profonda condivisione che sicuramente continueranno nel tempo. Per tutti loro con i quali intendiamo continuare a collaborare in futuro ci auspichiamo che la nostra scelta, condivisa o meno, rappresenti un ulteriore stimolo di riflessione e di crescita.

I Comunisti e le Comuniste di Gaeta

5 commenti:

  1. non posso che dirvi BRAVI, finalmente una saggia e costruttiva riflessione che mi auguro abbia molte altre adesioni. Massimo Vezzani

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  2. Sembra che l'unica cosa importante sia dividere. Vi auguro buon viaggio.

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  3. Chi sono i candidati ? Ma fatemi il piacere ,bla bla bla per ????la verita è rivoluzionaria piu bello essere sinceri

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  4. “MUGELLO”Scalzando i candidati legati al territorio, Nel 2001 viene calato dall'alto nel seggio più sicuro d’Italia Marco Rizzo, candidato dell'Ulivo….
    Certo oggi la situazione è diversa….

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