"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

giovedì 29 settembre 2016

PARTE LA MOBILITAZIONE CONTRO LA CHIUSURA DEL PPI DI GAETA:

Boicottaggio elettorale dei responsabili, Petizione popolare, Manifestazione indetta il 22 Ottobre, Appello agli altri centri colpiti

La nostra denuncia pubblica in merito alla chiusura annunciata del Punto di Primo Intervento del "Di Liegro" ha destato grande indignazione e sconcerto tra la popolazione. Malgrado questo nessuna reazione concreta e degna di nota è giunta dall'Amministrazione e dal Consiglio comunale cittadini, a partire dalle minoranze, salvo le solite e tardive rassicurazioni di Mitrano e della Direzione della ASL che oramai non convincono più nessuno. Ciò a fronte di comunicazioni purtroppo già ufficiali e protocollate della Regione Lazio. E’ grave di per sè peraltro che gli annunci pubblici di diversi esponenti politici e addirittura dello stesso Sindaco giungano solo diversi giorni dopo la nostra segnalazione, senza la quale, ne siamo certi, nessuno avrebbe proferito parola. Tranquillizzare l’opinione pubblica e prendere tempo “buttandola in caciara” fino a cose fatte è del resto la solita strategia che conosciamo ormai bene, attraverso la quale si è distrutto il presidio ospedaliero cittadino.  La sola cosa sulla quale ci sentiamo di dare ragione al Sindaco è la responsabilità ampiamente condivisa con le passate amministrazioni e trasversale tra i principali schieramenti politici. Appare infatti imbarazzante anche l’intervento di alcuni candidati di Centrosinistra che con una bella dose di faccia tosta vorrebbero ora cavalcare la protesta nata contro i propri rappresentanti regionali. Abbiamo infatti sottolineato più volte la complicità tra Centrodestra, Centrosinistra e Movimento Progressista sullo smantellamento del nostro Ospedale. Furono loro, lo ricordiamo ancora, a dare il proprio assenso unanime al nuovo Piano triennale di tagli predisposto dalla Regione amministrata da SEL/Sinistra italiana e dal PD, poi rappresentato dal voto favorevole di Mitrano in quota a Forza Italia presso l'Assemblea dei sindaci. Come abbiamo annunciato è nostra intenzione colmare questo sconfinato vuoto di rappresentanza costruendo una grande mobilitazione dal basso finalizzata a scongiurare quanto previsto. Le iniziative di lotta da intraprendere sono già state oggetto di una riunione degli attivisti del Consiglio Popolare Ospedale di Gaeta che hanno concordato il seguente percorso. E' bene innanzitutto che i politici direttamente responsabili o conniventi con quanto accade paghino il loro scandaloso comportamento alle urne e che i cittadini se ne ricordino bene al momento del voto, a partire dalle prossime elezioni comunali. Sara' nostro impegno costante lavorare in tal senso dando vita fin da subito ad una lunga e capillare campagna di boicottaggio elettorale nei loro riguardi. È stata inoltre predisposta una petizione contro la chiusura del PPI che sarà fatta sottoscrivere ai residenti di Gaeta e del comprensorio, destinata al Ministro della salute Lorenzin, al Presidente della Regione Zingaretti ed al Commissario straordinario della ASL di Latina Casati. La petizione potra' essere firmata per le strade della città, dove predisporremo appositi banchetti, presso alcuni esercizi commerciali e presso la sede del Consiglio Popolare in via Indipendenza 206. È necessario raccogliere piu' firme possibili per far comprendere a chi siede nella stanza dei bottoni quanto sia forte e diffuso il dissenso causato. Abbiamo deciso inoltre di convocare una manifestazione cittadina per Sabato 22 ottobre, che si radunera' dalle ore 16:00 in Villa delle Sirene per poi raggiungere l'ospedale. È essenziale che anche in questo caso i cittadini, le associazioni e le forze politiche non colluse con quanto accade intervengano numerosi per dare un preciso segnale. Non intendiamo comunque fermarci a queste iniziative che rappresentano anzi solo l'inizio di una lunga battaglia. Lanciamo in proposito un appello alle altre città sedi di PPI dei quali si sta decretando la chiusura per costruire un fronte di lotta comune ed organizzare insieme iniziative a livello provinciale e regionale. Che i cittadini di Minturno, Priverno, Cisterna, Cori, Sabaudia e Sezze si uniscano a noi anche per dimostrare il carattere non campanilista delle nostre battaglie, che anzi devono avere lo scopo di fermare un attacco complessivo contro il sistema sanitario pubblico pontino. Anche in questo caso ovviamente il nostro appello non è rivolto ai tanti politici di queste citta' i cui partiti sono i primi responsabili di quanto accade ma che già spesso cercano ipocritamente di cavalcare il malcontento. Siamo convinti che quanto avviene non sia frutto di un destino ineluttabile ma che possa essere impedito. È infatti evidente che lo smantellamento del sistema ospedaliero sia stato fermato o quanto meno rallentato nei centri ove la popolazione ha risposto da subito in modo compatto e deciso, mentre e' proseguito inesorabile ove le reazioni sono state nulle o insufficienti, come purtroppo a lungo e' avvenuto a Gaeta. Questa volta non sarà così.

CONSIGLIO POPOLARE OSPEDALE DI GAETA

venerdì 23 settembre 2016

BENEDETTO CROCCO AL FIANCO DEI CITTADINI CONTRO LA CHIUSURA DEL PRIMO SOCCORSO DECRETATA DA ZINGARETTI E DA MITRANO.

Giunge come un pugno allo stomaco della città la scioccante notizia della decisione di chiudere il Punto di Primo Soccorso dell'ospedale di Gaeta. Un servizio di grande importanza come testimoniato anche dai numerosi interventi prestati durante l'anno, per quanto già dimensionato rispetto al vecchio Pronto Soccorso. Per chi avesse la memoria corta è opportuno ricordare che proprio la persistenza di un PPI fu l'argomento che riuscì a smorzare in parte le proteste suscitate dal declassamento di tale servizio, che ora rischia di essere completamente e definitivamente disattivato. Si segue ancora una volta un copione ormai noto di smantellamento progressivo nel tentativo di scongiurare forti reazioni da parte dell'opinione pubblica. Di fronte ad un attacco cosi pesante, l'ennesimo, al diritto alla salute dei nostri concittadini, risulta vergognosa la complicità del Sindaco Mitrano e del resto del mondo politico locale. E' bene ricordare tuttavia che niente è casuale. La convergenza programmatica tra Centrodestra e Centrosinistra e le larghe intese siglate a Gaeta addirittura dal sostegno di fatto del PD nei riguardi di un Sindaco di Forza Italia, trovano nello smantellamento della sanità pubblica e nel favoreggiamento dei privati uno dei punti di maggiore coesione. I fatti lo dimostrano. Quanto accade era previsto dettagliatamente dall'ultimo Piano Triennale della ASL voluto da Zingaretti con il sostegno del PD e di SEL, oggi Sinistra Italiana. Nel 2014 Rifondazione Comunista fu ancora una volta l'unica forza politica che lanciò un appello accorato affinché il Comune di Gaeta respingesse il Piano in fase di attuazione, organizzando anche una partecipata assemblea pubblica in piazza con la presenza di medici e infermieri per farne comprendere il contenuto e le implicazioni. Da quell'assemblea decidemmo con i molti cittadini convenuti di dar vita al "Consiglio Popolare Ospedale di Gaeta" dotandoci di uno strumento di lotta permanente. Malgrado ciò il Consiglio Comunale cittadino votò all'unanimità il Piano tradendo la città che avrebbe dovuto rappresentare e siglando una delle pagine più buie della sua storia. Tutto in cambio dell'inutile ed inattuata chimera dell'apertura di una "Casa della Salute", assolutamente non paragonabile alla funzionalità di un presidio Ospedaliero. Presso la successiva e decisiva assemblea dei Sindaci Mitrano votò a favore del Piano di Zingaretti. Egli non si limitò a questo ma successivamente smentì la denuncia del Consiglio Popolare che aveva annunciato i gravi rischi per il Primo Soccorso con un anno e mezzo di anticipo. Egli rassicurò i cittadini riguardo alla falsità e infondatezza di quanto affermato. È trascorso cosi un anno e mezzo preziosissimo per poter scongiurare quanto ora è ormai imminente e annunciato in modo ufficiale. È evidente che i cittadini non possono nutrire alcuna fiducia nei riguardi di questa classe politica e del partito unico che rappresenta. Devono quindi mobilitarsi ancora una volta dal basso per tutelare il proprio diritto alla salute. Noi comunisti faremo come al solito la nostra parte a fianco del Consiglio Popolare Ospedale di Gaeta che ha lanciato l'allarme e chiamato alla mobilitazione. La mia candidatura a Sindaco in vista delle prossime elezioni comunali è finalizzata anche a difendere importanti servizi pubblici territoriali come l'ospedale Di Liegro, pretenderne il ripotenziamento e renderli accessibili alle fasce più deboli. In altre parole ciò che i nostri avversari hanno dimostrato ormai ampiamente di non fare.

Benedetto Crocco


Segretario Partito della Rifondazione Comunista
Circolo “Mariano Mandolesi” Gaeta

giovedì 15 settembre 2016

CROCCO E IL PRC CHIEDONO CHE CESSI SUBITO L'ESERCITAZIONE "SILENT RESPONSE"

La risposta della VI flotta non ci soddisfa, l'amministrazione comunale è assente, i cittadini sono in balia dell'arroganza made in USA

La nostra denuncia pubblica su segnalazione dei cittadini ha provocato una pseudo-risposta sibillina ma ufficiale da parte del Comando USA su quanto starebbe accadendo presso il campo "Olde Mill Inn". In una città normale ci si sarebbe aspettati che l'amministrazione comunale spendesse almeno una parola per dar voce ai gravi disagi ed alle preoccupazioni dei residenti, come peraltro da noi espressamente richiesto, ma è evidente che Gaeta non rientra in questa categoria e che la Giunta Mitrano, trinceratasi ancora una volta dietro un imbarazzante silenzio, rappresenta solo ed esclusivamente i “poteri forti” di cui è ostaggio. Resta pertanto un mistero se gli amministratori conoscessero in anticipo quanto sarebbe accaduto, fatto grave, o non ne fossero neanche informati, fatto gravissimo. Se Gaeta fosse stata una città normale peraltro almeno qualche Consigliere di minoranza si sarebbe degnato di rappresentare le istanze cittadine ma a quanto pare la totale sottomissione agli occupanti stranieri e la più assoluta non curanza per gli interessi della nostra comunità sono tra i tanti punti in comune tra la Giunta Mitrano ed i suoi finti avversari. Gli altri candidati a Sindaco veri o presunti, dal canto loro, sarebbero stati comunque troppo impegnati in inciuci e convergenze trasversali per occuparsi della cosa. Resta il fatto che la risposta a firma USA non ci soddisfa nel metodo e nel merito ma suscita anzi ulteriori preoccupazioni anche alla luce delle nuove segnalazioni dei residenti.

Procediamo con ordine. La risposta, diffusa tardivamente e solo su nostra sollecitazione, non ripara la mancanza di una campagna di informazione preventiva e preparatoria destinata alla popolazione locale che si è trovata da un giorno all'altro immersa in uno scenario bellico. Molti residenti della zona, soprattutto tra gli anziani, restano attualmente all'oscuro di quanto è emerso. In secondo luogo la risposta, sostanzialmente, non è una risposta. Dire che trattasi di un'esercitazione programmata da tempo e dichiarare che si chiama "Silent Response" non spiega certo quali siano le attività che si svolgono all'interno dell'area. Sappiamo bene che le operazioni militari sono contraddistinte per loro stessa natura da riservatezza e segretezza, cosa che non ci tranquillizza assolutamente ma è anzi alla base dei nostri maggiori timori. Il poco che apprendiamo dal comunicato aggiunge ulteriori elementi di forte criticità. In merito alla durata delle attività si apprende finalmente che gli addestramenti si protrarranno dal 17 al 24 di settembre, periodo nel quale si presuppone aumentino ulteriormente i fastidi. Se consideriamo che il campo e' stato allestito dall'inizio di settembre ci aspettiamo quindi un ulteriore periodo necessario per dismetterlo. Questo ci fa pensare che i disagi si protrarranno ancora raggiungendo al termine una durata complessiva di un mese e oltre. La stessa nota della VI Flotta in più specifica che "durante l'esercitazione ci potrebbe essere un impatto al flusso del traffico". Questo si sommerà naturalmente ai gravi problemi già denunciati. Oltre ai rumori molesti e permanenti emessi dalla tendopoli, che continuano a disturbare la quiete ed il sonno nelle abitazioni più vicine, i residenti segnalano ora anche la presenza di un forte smog, legato probabilmente ad emissioni abnormi di Co2 nell'aria, diventata in alcuni momenti irrespirabile. La conformazione della zona posta in una vallata sembra favorire questo tipo di inquinamento. Viva preoccupazione è causata inoltre dalla possibile presenza di potenti antenne radio o radar militari in grado di produrre, come noto, dosi massicce di onde elettromagnetiche potenzialmente nocive per la salute umana.

Il tutto contribuisce a delineare l'assurdità di una grande esercitazione progettata nel bel mezzo di un centro abitato e la grande arroganza di chi l'ha programmata. Chiediamo pertanto l'annullamento delle esercitazioni previste e l'immediato smantellamento del campo allestito, che vengano espresse dal Comando statunitense le scuse ufficiali alla popolazione di Gaeta per quanto accaduto e la garanzia che fatti simili non si ripetano in futuro. Abbiamo intenzione di segnalare la vicenda ai nostri Europarlamentari e continueremo in ogni modo l'attività di denuncia e di informazione in atto valutando con i residenti possibili iniziative di mobilitazione e di lotta contro lo stato di cose presente.
 



BENEDETTO CROCCO- SEGRETARIO CIRCOLO PRC "MARIANO MANDOLESI"

domenica 11 settembre 2016

Gaeta: Cosa succede nel campo “Olde Mill Inn?”

Siamo stati contattati da alcuni residenti delle zone limitrofe al campo statunitense “Olde Mill Inn” di Gaeta (via S. Agostino, via Monte Tortona, viale America) che ci hanno segnalato da alcuni giorni un’intensa ed insolita attività di militari USA all’interno dell’area, visibile in parte anche dalle strade adiacenti attraverso la recinzione della stessa. Abbiamo verificato direttamente che il campo, da molti anni affittato agli statunitensi da un proprietario locale e recentemente quasi del tutto in disuso, è stato improvvisamente attrezzato con una lunga fila di bagni chimici e numerose grandi tende militari, con una capienza apparente di centinaia di posti, all’interno e nei paraggi delle quali sembra svolgersi ora un continuo lavorio. Il grande campo sorto dal nulla è oggetto di un costante andirivieni di uomini e mezzi. Sono ben visibili al suo interno anche numerose ruspe ed altri veicoli da costruzione. Numerosi soldati armati presiedono l’ingresso principale e sorvegliano le recinzioni. Durante tutto il giorno e la notte vengono emessi dall’area forti ed insopportabili rumori, in parte probabilmente prodotti da generatori di corrente, che disturbano pesantemente la quiete ed il sonno dei malcapitati residenti. Gli stessi inoltre risultano molto preoccupati non avendo ricevuto alcun tipo di informazione riguardo alle attività svolte. Forse trattasi di esercitazioni, ma di che tipo e perché? Se si stanno costruendo strutture, di che genere sono e quale scopo hanno? O si sta preparando lo stoccaggio di qualcosa, e precisamente di cosa? Oppure ancora si sta organizzando l’accoglienza di qualcuno in numero molto cospicuo, ma in tal caso di chi? Quale sarà comunque la durata di tali misteriose attività? In mancanza di informazioni le paure si diffondono in modo incontrollato e si teme che quanto accade possa essere legato a qualche possibile e ignota emergenza. Dubbi legittimi alla luce di un panorama internazionale non certo sereno, del valore strategico della base di Gaeta, delle dimensioni del campo e della segretezza riguardo alle sue finalità. Tutto ciò si aggiunge al disturbo arrecato soprattutto ai residenti della zona. Questi ultimi d'altronde non sono nuovi a fastidi e disagi di ogni genere provocati dal campo negli anni, tra cui schiamazzi in orari notturni e gravi danni provocati ai terreni circostanti dagli elicotteri che un tempo atterravano nello stesso. Tutto sempre segnalato alle nostre autorità, ci è stato raccontato, senza che nessuno intervenisse mai in alcun modo. La presenza dei militari stranieri crea del resto da decenni non pochi problemi alla nostra città. Ci facciamo quindi portavoce delle legittime richieste dei cittadini che hanno il diritto di sapere cosa accade a pochi metri da casa propria e facciamo nostre le loro preoccupazioni riguardanti peraltro l’intera cittadina. Rivolgiamo un appello all’Amministrazione ed al Sindaco affinché facciano ciò che avrebbero già dovuto fare, cioè si attivino immediatamente presso le autorità statunitensi per capire cosa accade e lo comunichino, ponendo comunque fine ai gravi problemi prodotti e censurando l’inqualificabile comportamento dei militari a Stelle e Strisce. Difendere gli interessi della propria comunità dovrebbe essere preciso dovere di un’Amministrazione comunale. Quella di Gaeta ed in particolare l’ultima capeggiata da Mitrano si è limitata finora ad inutili commemorazioni e pubbliche manifestazioni di servilismo come l’ultima da poco svoltasi a Piazza Capodanno in presenza di pochissimi spettatori. Sicuramente essi erano molti meno delle centinaia di cittadini che oggi chiedono al Sindaco di fare il proprio dovere anziché sorridere e stringere mani.

Benedetto Crocco
Segretario del Circolo PRC “Mariano Mandolesi”

venerdì 2 settembre 2016

GAETA-ITRI: RACCOLTA VIVERI E VOLONTARIATO NELLE BRIGATE DI SOLIDARIETA’ ATTIVA.

Il Circolo di Rifondazione Comunista “Mariano Mandolesi” e i Giovani Comunisti si attivano anche a Gaeta e a Itri per portare interventi di sostegno alle popolazioni del centro Italia colpite dall’ultimo drammatico terremoto. In questa campagna il nostro Partito è al fianco delle “Brigate di Solidarietà Attiva” presenti da subito nelle zone interessate dal sisma in collaborazione con la Protezione Civile e composte da numerose compagne e compagni volontari, tra i quali hanno offerto la propria disponibilità anche giovani militanti della nostra sezione. Adesso più che mai, quando il clamore dei primi momenti rischia di iniziare ad affievolirsi, è indispensabile mantenere alto il livello di attenzione su chi ha perso tutto e garantire una rete di sostegno che prosegua nel tempo. Contro sciacalli e opportunisti che vorrebbero approfittare anche di momenti così drammatici per dividere le classi popolari o alimentare scontri insensati tra italiani e stranieri rilanciamo la cultura della solidarietà dal popolo per il popolo, senza distinzioni di nazionalità. Venerdì 9 Settembre, dalle ore 17:00 alle ore 20:00 sarà attivato un momento di raccolta di viveri e beni di prima necessità presso la nostra sede sita in via Indipendenza 206, a Gaeta. Occorrono pasta, pile batterie, coperte, scatolame, conserve, pannolini, assorbenti, acqua, garze, sapone, farmaci generici, latte in polvere, omogeneizzati, bagno schiuma, shampoo, piatti, spazzolini, dentifricio, salviette, posate e bicchieri di plastica, rotoli di carta, carta igienica. Inoltre organizzeremo momenti di raccolta davanti ai supermercati cittadini. Per chi volesse fornire anche il proprio aiuto sul posto unendosi alle “Brigate di Solidarietà Attiva”, offrendo una disponibilità della durata minima di 4-7 giorni, invitiamo a prendere contatti con l’organizzazione attraverso l’indirizzo di posta elettronica volontaribsa@gmail.com. Per sostenerle invece economicamente è attivo il numero IBAN IT34 S031 2715 4000 0000 0002 551.

CIRCOLO PRC “MARIANO MANDOLESI”- GIOVANI COMUNISTI/E