"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

giovedì 31 ottobre 2013

Riappriopriamoci degli Spazi. Fuori i privati dalla Caserma Cosenz!

Il Prc Gaeta e i GC condannano l’ennesimo esproprio ai danni della città

 
Cosa accomuna L’ex Caserma Cosenz, uno dei palazzi storici di maggior pregio della città di Gaeta che ospita attualmente, dopo una ristrutturazione concordata e finanziata dalla Regione Lazio, il museo civico, la biblioteca comunale, l’archivio storico ed il centro storico culturale, con la “Fondazione Caboto”, un ente privato di cui fanno parte alcuni delegati del Sindaco Mitrano nonché il Presidente della provincia Cusani e il Presidente della Camera di Commercio provinciale Zottola? Apparentemente nulla, e così era fino alla decisione dell’Amministrazione comunale di concedere in locazione l’intero terzo piano e parte del secondo dell’edificio demaniale alla fondazione privata. Ancora una volta stiamo assistendo al favoreggiamento del privato a discapito dell’intera cittadinanza. Le Fondazioni rappresentano uno dei punti nevralgici di un sistema che lega a doppio filo la cosa pubblica a veri e propri comitati d’affari. Sono spesso ricettacolo di finanziamenti occulti destinati al mondo della politica e beneficiano a loro volta di sovvenzionamenti pubblici che non di rado rientrano indirettamente nelle stesse tasche degli amministratori che gli hanno deliberati. I rapporti strettissimi della Fondazione Caboto e dell’Ente di Formazione Oescmi con il PDL e la Giunta Mitrano sono ormai da tempo noti a tutti e molti dei nostri amministratori figurano nel Cda o tra i docenti della Fondazione e dell’Oescmi, di cui lo stesso Sindaco è uno dei fondatori. Non sembra casuale che diverse di queste figure stiano accedendo a carriere di tutto rispetto in importanti enti e beneficino di laute prebende. L’esproprio della Caserma Cosenz alla cittadinanza rappresenta tuttavia un episodio emblematico e particolarmente grave, in una città che vive da sempre il dramma della mancanza di spazi pubblici e gratuiti per la cultura e l’aggregazione, soprattutto giovanile. La nostra città versa da anni in una profonda depressione culturale che, a differenza di paesi limitrofi come Itri e Formia, non è stata sopperita dalla concessione alla cittadinanza di spazi quali il museo del Brigantaggio e il Castello di Itri, o l’auditorium Foa inaugurato da pochi giorni a Formia. Ciò malgrado le innumerevoli rivendicazioni susseguitesi negli anni in tal senso, tra le quali possiamo annoverare ben due petizioni popolari sottoscritte da migliaia di cittadini. Una fu promossa da Rifondazione Comunista e dall’associazione culturale “Oltre il Muro” ai tempi della prima Giunta D’Amante e una più recente fu intrapresa dal Coordinamento cittadino Pace, Diritti e Lavoro nel 2008. Anche l’ARCI nel 2011 si era impegnata in una campagna pubblica di grande risonanza sul tema sfociata in un’iniziativa in piazza Cardinal De Vio. Il PRC Gaeta e i Giovani comunisti continuano a battersi in tal senso e intendono ora mobilitarsi per porre rimedio a questo scempio, rivendicando invece l’apertura immediata del Centro Culturale Polivalente, approvata con tanto di regolamento dal Consiglio comunale attraverso la delibera n°52 del 4 Novembre 2011 anche grazie alle precedenti battaglie. Proprio la caserma Cosenz, rappresenterebbe un ‘ubicazione ideale per tale centro, dando ospitalità gratuita ai tanti giovani costretti oggi a pagare per svolgere attività culturali di ogni genere quali prove di gruppi musicali e concerti, spettacoli, dibattiti, proiezioni e mostre. Rifondazione comunista e i Giovani comunisti di Gaeta invitano i cittadini e le cittadine alla mobilitazione contro questo esproprio ai loro danni e a rivendicare il proprio diritto alla cultura e all’aggregazione libere e fruibili da tutti. Sabato 9 Novembre alle ore 17:00 è convocata un’assemblea pubblica presso il circolo PRC “Mariano Mandolesi” in via indipendenza 262 per decidere insieme le iniziative di lotta da intraprendere.

giovedì 17 ottobre 2013

Che fine ha fatto la delibera 52 del 2011?


Gaeta rimane senza spazi per la cultura.



Nella Gaeta alle prese con aiuole, processioni e feste patronali, manca tra gli altri servizi  un centro d'aggregazione culturale pubblico, un luogo che accolga i giovani della nostra città e che oltre ad essere dotato di spazi per lo studio, sia anche un punto di incontro dove svolgere attività culturali e ludico ricreative. Nonostante tale grave problema sia già stato posto più volte all'attenzione degli amministratori fin dai tempi della prima Giunta D’Amante, nulla è stato fatto in proposito negli anni, oltre le solite promesse. Per chiedere finalmente l’istituzione di uno spazio culturale pubblico e gratuito il Coordinamento cittadino Pace, Diritti e Lavoro nel 2008 raccolse in poco tempo circa 800 firme che vennero consegnate all’allora Sindaco e Assessore alla Cultura. Dopo diversi incontri improduttivi la risposta tardiva e non del tutto conforme alle richieste avanzate giunse solo dopo tre anni, naturalmente in periodo preelettorale. Con la delibera consiliare 52  del 4/11/2011 l’Amministrazione Raimondi approvava l’apertura di un centro culturale polivalente ed il regolamento che avrebbe dovuto ispirarne gli scopi e il funzionamento. Promotori della petizione e cittadini firmatari notarono la scarsa tempestività dell’iniziativa strumentale  e contestarono l’idea che la gestione dello spazio venisse aggiudicata ad un’ Associazione tramite bando di gara, invece di essere delegata direttamente agli uffici comunali come richiesto. Malgrado ciò tuttavia l’iniziativa rappresentò comunque un passo avanti nel colmare una mancanza tanto grave. A distanza di due anni ci chiediamo che fine abbia fatto la delibera 52 e perché l’Amministrazione Mitrano non le abbia dato attuazione né seguito, deludendo le aspettative di tanti cittadini, giovani e non solo. Forse la risposta è da cercare nella tendenza diffusa a depotenziare i servizi pubblici in favore di interessi privati e clientele. In questo l’Amministrazione Mitrano è riuscita finora nel non facile compito di mostrarsi più zelante dei peggiori predecessori, tra la privatizzazione delle strutture sportive, la connivenza con Acqualatina e i tanti favori a Fondazioni e ditte amiche. Mentre la delibera 52 giace in un cassetto impolverata le politiche culturali continuano ad essere gestite in modo classista e la gioventù di un centro abitato con oltre 20000 abitanti continua a non avere alternative al Bar e al muretto. I Giovani Comunisti continueranno a battersi contro questo stato di cose e a rivendicare la promozione di una cultura popolare, gratuita, libera e autogestita.  

Giovani Comunisti Gaeta

mercoledì 16 ottobre 2013

Il 18 e 19 Ottobre tutti a Roma per difendere la nostra dignità!




In occasione delle Manifestazioni Nazionali di Ottobre del 18 (Sciopero Generale contro le ricette di austerity e precarietà imposte all’Italia dalla Troika FMI-BCE-UE) e del 19 (Giornata dei Movimenti per il diritto a Casa, Reddito e a difesa di Territori e Beni Comuni),  i Comitati per il diritto all’abitare e per l’acqua pubblica di Gaeta, insieme al Circolo del Partito della Rifondazione Comunista “Mariano Mandolesi” invitano la cittadinanza tutta a partecipare attivamente, e pertanto danno appuntamento a chi è interessato  per partire tutti assieme alle 8:20 di Venerdì 18 presso la stazione di Formia-Gaeta.

Il corteo di venerdì 18 partirà alle ore 10 da piazza della Repubblica per approdare in piazza San Giovanni dove saranno allestiti gazebo di dibattito su diversi temi e concerti in serata, con “accampamento” notturno nella piazza.  Sempre da qui alle ore 14 di sabato prenderà via il corteo che toccherà diversi palazzi ministeriali con un finale presidio - “assedio” al Ministero della Infrastrutture (al quale saranno portate richieste della manifestazione, fra le quali una moratoria sugli sfratti appena bocciata dalla Commissione Bilancio della Camera presieduta dal PD).

La riunione/viaggio dal sud pontino verso Roma sarà un occasione per costruire nel nostro territorio un vasto e articolato fronte di lotta che sappia far crescere un tessuto organizzato e duraturo. La lotta che abbiamo di fronte è lunga e difficile, impensabile affrontarla in ordine sparso. Coordinare gli sforzi per far crescere un grande movimento anticapitalista, diffuso nei posti di lavoro, nelle scuole, nelle città è il nostro progetto: il 18 e il 19 ottobre possono rappresentare le date d’inizio di questa sfida.





Circolo PRC “Mariano Mandolesi” di Gaeta
Comitato Spontaneo di Lotta contro Acqualatina di Gaeta
Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa di Gaeta