"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

venerdì 23 marzo 2012

Rifondazione Comunista manifesterà a fianco dei lavoratori della Pozzi Ginori Il PRC e il Candidato Benedetto Crocco denunciano l'ambiguità dell'Azienda e lo scarso interesse delle Istituzioni

Gaeta: Il Circolo di Rifondazione Comunista "Mariano Mandolesi" e il Candidato alla carica di Sindaco Benedetto Crocco seguono con apprensione gli sviluppi dell'incontro di Lunedì 19 tra azienda e RSU dello stabilimento Pozzi Ginori di Gaeta. L'azienda avrebbe dovuto rendere noti i propri piani per rilanciare la produzione e confrontarsi in merito alla gestione dei 50 esuberi dichiarati. L'annuncio della cassa integrazione seguito dal rifiuto della Società di applicare il criterio della rotazione tra tutti i dipendenti, dall'assenza di ulteriori garanzie sul futuro dei lavoratori colpiti, dalla mancanza di disponibilità nel discutere le proposte dei delegati sindacali, dalla scelta di non ammettere il rappresentante dell'USB al tavolo delle trattative, hanno indotto alcune RSU a non sottoscrivere l'accordo e avviare un percorso di mobilitazione. Da ieri è iniziato un presidio fuori ai cancelli della fabbrica e per oggi è stato indetto il primo giorno di sciopero. L'azienda continua a non dichiarare i propri progetti e a fare scelte contraddittorie come il continuo ricorso agli straordinari, che mal si comprende alla luce della presunta eccedenza di personale. La paura più grande è che sul futuro dello stabilimento esistano progetti di graduale dismissione, considerato il valore enorme acquisito dall'area grazie allo sviluppo dell'adiacente porto, che potrebbe convincere la Società a chiudere lo stabilimento destinando l'area ad altri scopi. Se questa sciagurata ipotesi si rivelasse vera gli esuberi annunciati rappresenterebbero l'inizio della fine. Non a caso timori simili si addensano sulle altre importanti realtà produttive adiacenti al porto di Gaeta: Italcraft e Panapesca, invitate a creare un fronte comune di lotta. Il PRC ritiene che lo sviluppo portuale possa e debba rappresentare una risorsa per l'economia cittadina e per le realtà industriali esistenti. Sarebbe assurdo e paradossale se ne decretasse la fine. Di fronte a questi scenari è quanto mai evidente il peso del ruolo giocato dalla politica. Questo rende ancor più grave lo scarso interesse mostrato dalle istituzioni, a partire dall'attuale Sindaco Raimondi. Il PRC di Gaeta e il candidato Crocco confermano la propria vicinanza ai lavoratori dello stabilimento e intendono fornire il massimo supporto in occasione della mobilitazione in corso. Tutti i cittadini di Gaeta e dei comuni limitrofi sono invitati a solidarizzare con la lotta partecipando al presidio in corso e al corteo che partirà sabato 24 alle ore 10 dai cancelli della fabbrica.

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